Nel corso dei secoli, il sistema di accordatura degli strumenti musicali ha subito importanti trasformazioni. Il desiderio di ottenere intervalli armonici puri ha costantemente dovuto fare i conti con la necessità di modulare tra più tonalità. Questa tensione ha portato alla nascita di una molteplicità di temperamenti: ciascuno con caratteristiche proprie, punti di forza, limitazioni e una forte influenza sull'estetica musicale di ogni epoca.
Cos'è un temperamento musicale?
Un temperamento è un sistema di accordatura che modifica leggermente gli intervalli puri per adattare la scala musicale alle esigenze espressive. L'ottava viene suddivisa in dodici semitoni, ma non tutti gli intervalli corrispondono ai rapporti armonici naturali (come 3:2 o 5:4). Questo compromesso è necessario per rendere alcune tonalità più "suonabili" di altre.
Evoluzione cronologica dei temperamenti principali
● Pitagorico (VI sec. a.C. - XV sec.)
Basato su quinte giuste (rapporto 3:2), è perfetto per le melodie, ma genera terze dissonanti. Fu largamente utilizzato nel medioevo e associato alla teoria musicale di Pitagora.
● Intonazione naturale o giusta (Just) (Rinascimento)
Sfrutta rapporti armonici semplici (5:4, 6:5). Produce terze e seste purissime ma non è adatta alla modulazione. Usata nel canto e nella musica vocale rinascimentale.
● Mesotonico / Mean Semitone (XVI-XVII sec.)
Tende a rendere più dolci le terze maggiori temperando alcune quinte. Ideale per tonalità centrali ma penalizza quelle lontane. Diffuso su organi e clavicembali.
● Werkmeister, Kirnberger, Vallotti, Marpurg (XVII-XVIII sec.)
Tentativi di creare un sistema temperato "buono" per più tonalità. Le quinte sono temperate in modo selettivo, e le terze variano da pure a temperate. Kirnberger, allievo di Bach, e Werkmeister, teorico tedesco, crearono sistemi intermedi tra il mesotonico e l'equabile.
● Temperamenti francesi e Rameau
Il Tempérament Ordinaire e altri sistemi "irregolari" erano usati nei salotti francesi e dagli strumenti a tastiera del XVII secolo. Rameau sviluppò una teoria armonica innovativa per armonizzare meglio teoria e prassi.
● Temperamento equabile (Equal) (XVIII sec. - oggi)
Divide l'ottava in 12 semitoni perfettamente uguali. Tutti gli intervalli sono leggermente compromessi, ma si può suonare in tutte le tonalità senza differenze percettibili. È il sistema standard moderno.
● Bach/Lehman (ricostruzione moderna)
Un'interpretazione moderna del possibile temperamento usato da J.S. Bach nel Clavicembalo ben temperato, ideata da Bradley Lehman. Ogni tonalità ha un colore unico, pur mantenendo la possibilità di modulare.
Il metodo di ricostruzione della scala di Lehman
Nel 2004, il clavicembalista e ricercatore Bradley Lehman ha proposto una teoria secondo cui Bach avrebbe usato un temperamento irregolare per il Clavicembalo ben temperato, contrariamente alla credenza diffusa che fosse temperato in modo equabile.
Lehman ha analizzato l'ornamento grafico disegnato da Bach sulla copertina del manoscritto, interpretandolo non come semplice decorazione, ma come una codifica visiva del temperamento. Le curvature e le torsioni nei ghirigori sarebbero metafore visive delle alterazioni da applicare alle quinte nell'accordatura.
La sua proposta distribuisce quinte leggermente temperate in modo irregolare, lasciandone alcune pure e rendendo alcune tonalità più brillanti, altre più scure. Questo sistema consente di preservare l'identità tonale e rende ogni tonalità un'esperienza diversa, pur permettendo di suonare in tutte le chiavi senza stonature evidenti.
Il temperamento di Lehman è stato accolto con grande interesse nella comunità degli esecutori su strumenti storici, e oggi viene spesso adottato nelle registrazioni filologiche delle opere di Bach.
Tabella riassuntiva dei temperamenti (con intervalli e autori)
Confronto con la scala equabile moderna
In una scala equabile, ogni semitono corrisponde a una distanza di 100 centesimi. In altri temperamenti, questa misura può variare. Ad esempio, nel sistema pitagorico, le quinte sono perfette (702 centesimi), mentre le terze maggiori sono più acute (408 centesimi invece dei 386 dell'equabile).
I temperamenti storici coloravano le tonalità, donando a ciascuna un carattere unico: malinconico, brillante, oscuro o dolce. Questo aspetto si è perso con l'adozione del temperamento equabile, ma è oggi riscoperto grazie alla musica antica e alla prassi filologica.
Conclusione
I sistemi di accordatura non sono solo tecnicismi: influenzano la percezione emotiva della musica e anche la composizione stessa. Conoscere i temperamenti storici ci aiuta a comprendere meglio le scelte dei compositori, la costruzione degli strumenti e le sonorità dei secoli passati. Riscoprirli oggi è un modo affascinante per riconnettersi con la storia del suono.